28 agosto 2015

Bretagne, une introduction :)

Raccontare le vacanze ,anno dopo anno, diventa un'impresa :)
Ogni viaggio estivo è per me un ritorno a Casa, in un posto che sento mio, nel cuore e nel modo di vivere, di essere.
Non che non ci sia più nulla da dire ,anzi .
So che potrebbe sembrare ripetitivo per alcuni ,così mi prendo del tempo per scrivere questa sorta d'introduzione al viaggio ,per riassumere i pensieri generali e raccontarvi "perché" la Bretagna.














Ogni volta che arriva l'estate mi sento chiedere " ma ancora in Bretagna? di nuovo? " ed io non so più come dire che non è come tornare ogni anno nella propria casa al mare in Puglia ( o scegliete voi la destinazione, senza offesa per nessuno ).

Tornare in Bretagna ,per me, significa ogni volta esplorare angoli nuovi di un'intera regione, vedere dipartimenti e paesaggi diversi, seppure tutti accomunati da una grazia ed una "semplicità decorativa" che personalmente adoro.











Quel che ai miei occhi rende la Bretagna una terra splendida ,ed in cui tornare quando possibile, sono anche il clima e la bellezza dei paesaggi, in cui il mare e la montagna si fondono ed in cui poter annusare al contempo l'odore dei pini ed il salmastro dell'Oceano.
Poter camminare per chilometri lungo il bagnasciuga di spiagge profondissime e poco affollate, senza sudare grazie al vento o ad una brezza costante, alzare lo sguardo per vedere il verde scuro e brillante di una pineta ,a Sud estremamente marittima e a Nord decisamente più boschiva, mi riempie l'animo di serenità.













Ecco, io credo sia questo il motivo di fondo per cui "ancora Bretagna, di nuovo Bretagna ", per la quiete dei luoghi.

Se però non fosse ancora chiaro proviamo così :)
Chiudete gli occhi ed immaginate ...

State mangiando un biscotto al burro e siete accovacciati sotto ad un cielo limpido e terso.
Il sole è caldo sulla pelle, le dune di sabbia evocano il deserto , la spiaggia fine e quella di ciottoli sono a scelta, a seconda dell'umore, il profumo dei pini e dei loro aghi sul terreno vi solletica il naso.

Sentite il vento ,mentre cercate di trattenere i capelli che vi si intrecciano sul viso ed avete le labbra e gli occhi leggermente salati.

Aguzzate la vista per sbirciare dentro una veranda ,in tinta con il cielo azzurro, in cui intravedete uccelli in legno, barchette e piccoli fari decorativi.
Sembra una casa, oppure un piccolo atelier con tele e colori.

Qualcuno , poco lontano da voi, dipinge il panorama e lo fa nella tranquillità di due o tre turisti che, con estrema riservatezza, buttano un occhio e poi sorridono gentilmente per non disturbare.
Perché i bretoni sono così. Curiosano, apprezzano e si complimentano ma tutto in maniera riservata.

Nella tranquillità siete però attenti e percepite il suono lontano di pigne che ,staccandosi dagli alberi , cadono sul terreno mentre i vostri piedi sono bagnati dalle onde.

Ora giratevi .
Guardate gli adulti ed i bambini che trattengono aquiloni alti nel cielo mentre corrono sulla sabbia ancora bagnata dalla marea ,che si è appena ritirata.

Più in là sentite grida felici di ragazzi che giocano a pallone, che saltano sui tappeti elastici o che rincorrono cani con i nasi tra i sassi ,per indicare ai padroni la presenza di granchietti .
Ecco, ora accorrono i bambini ,con palette, secchielli ,retini ,costume da bagno e stivaletti di gomma, pronti per un paio d'ore di pesca "a piedi" fra i sassi appena scoperti dal mare.

Voi siete ancora lì.
Magari mangiate una baguette mentre un gabbiano ,grande quanto una gallina, punta il vostro panino con sguardo autoritario.
Non ve ne curate troppo ma ci tenete alle dita, così mangiate con calma ,ma senza spargere briciole, e non vi accorgete che il sole che brilla è quello delle 13:00 e che a sera avrete le orecchie bruciate perché avete scordato il cappellino :)

Forse poi vi assopite al caldo ,sul telo di cotone ,a righe e con le frange ,che una bancarella del lungo mare vi ha appena venduto perché " se prélasser au soleil " non è solo una frase francese ma un modo di vivere , ed il vostro IO interiore lo sa ,senza tante spiegazioni.

Magari ,dieci minuti dopo, vi ritrovate rannicchiati ed arrotolati nello stesso telo perché enormi nuvoloni bianchi hanno coperto il cielo e l'aria si è fatta un po' più umida.

Ma non fa nulla e voi restate ancora lì ,a sonnecchiare ascoltando le onde che vanno e vengono.

Tanto non pioverà e lo sapete perché c'è ancora e sempre il vento e la sera avrete ancora e sempre le orecchie bruciate dal sole, come per magia.

Vi svegliate, pulite i piedi dalla sabbia luccicante come polvere di perla ed indossate un golfino leggero .
E' ora di fare il giro del borgo.

Ad ogni angolo scorgete scorci di case in pietra ed enormi cespugli di ortensie che paiono boschi per tanto sono grandi.
Forse ora piove anche un po' e sentite il viso umido,  perché i bretoni camminano a testa alta come se nulla fosse e voi vi chiedete "perché non fare lo stesso? è una pioggia fine, in fondo".

Così passeggiate ancora, con la vostra giubbetta antipioggia ed il cappuccio sulla testa che ora piove di più, mentre gli scorci di verde e di pietra si fanno scuri e lucenti per l'acqua e voi li volete fotografare tutti, ancora ed ancora.

Non c'è una ragione precisa.
Magari volete mostrarli a casa ai vostri cari ,volete farne un diario da condividere o semplicemente volete portarvi via tutte le sensazioni possibili affinché un lungo anno di lontananza vi pesi meno sul cuore.

Siete ancora in giro ma non piove già più .
Ringraziate di non aver indossato i jeans perché il sole brilla nuovamente così tanto da farvi sventolare la gonna, quella corta e che a casa "perché metterla che poi appiccica tutto mentre sedete all'ombra ,per giunta afosa ?"

Dove siete voi ora ,invece, c'è una radura e siete all'ombra ,fra i pini e la brezza, mentre guardate il mare a strapiombo sotto di voi.
Non sapete dire se è blu o verde perché vi si riflettono il cielo ed i boschi. Sapete solo che il colore è estremamente saturo, talmente tanto che sapete che in pochi crederanno alle vostre foto non ritoccate.

Alle vostre spalle c'è una piccola cappella in pietra ,nascosta nel verde.

Subito dopo girate lo sguardo attratti da un canto e scoprite che è domenica di "pardon" e che in molti raggiungono un'altura verdeggiante per ascoltare il prete che benedice il mare.
Siete turisti ma probabilmente non troppo italiani. Loro si affollano sulla Loira mentre invece voi siete in un paesino sperduto di cui pochi conoscono il nome e così una vecchietta in espadrilles vi saluta in francese e vi invita a raggiungere gli altri per pregare.
Lo fate senza indugio e vi ritrovate fra adulti e bambini seduti nell'erba mentre ai vostri occhi si offre un panorama che pare domenica mattina tutta la vita.
Perché la quiete è nuovamente lì con voi.

Adesso forse è un altro giorno, chissà.
Ogni giornata si mescola all'altra mentre vivete la Bretagna, tutto si somiglia ma tutto è dettagliatamente differente , dipende dalla costa e dal dipartimento :)
Voi però nuovamente gironzolate ed è quasi ora di pranzo.
Comprate un sandwich ,con l'accento sull' IC, e vi apprestate nella ricerca di una panchina o uno scalino dove mangiarlo.
La ricerca però viene interrotta dal vostro naso che ,sniff sniff, sente un odorino di burro e miele degno di Hansel e Gretel.
Viene da un negozio che sforna solo pain d'epices ( ve lo dicevo che era da favola ! ) ,tutto il giorno, in continuazione, e che si affianca ad un altro che vende elfi ,fate e talismani celtici con il triskell.

A voi forse i dolci non piacciono molto ma i vostri sensi si mangerebbero anche l'aria per tanto che è intrisa di magia.
Siete pur sempre nella terra di Merlino, Artù ed Asterix :)

I libri di leggende ,delicatamente illustrati, fanno l'occhiolino alle cartoline regionali buffe.
I bretoni hanno grande spirito, sia che si tratti di sognare o di ridere, e si sanno prendere in giro da soli molto bene.
Fa parte delle loro fierezza, della loro identità, del carattere forte ,orgoglioso e vivo.

Magari ora è quasi sera e passeggiate nel silenzio in attesa della cena, dopo una corsa in bici che vi ha portato sulla punta di un monastero che sorveglia una gigantesca baia.
Avete salito un mucchio di gradini per arrivare in cima e guardare i moderni pellegrini che l' attraversano a piedi e ora lo stomaco vi brontola.
Avevate scordato l'effetto di un'intera giornata in bici all'aria aperta ma lui no :)

Lo spettacolo è stato maestoso, magnifico e vi ha riempito il cuore di pace.
Sì, qui avete dovuto sgomitare un po' ,per l'affollamento che avevate totalmente scordato visitando paesini sperduti, ma ne vale la pena.
Fingete di non vedere i troppi negozi di souvenir e decidete di cenare "al monte" perché una volta volete strafare e godervi tutto fino all'ultimo briciolo di emozione.
Una volta a casa penserete che è vero, avreste potuto mangiare les frites o les crepes a bordo strada con altri turisti , risparmiando così qualche soldo, ma alla fine anche no.
Meglio cenare lassù e poi godersi il tramonto sulla baia al rientro in bici.
Tanto le crepes al cioccolato le avete già mangiate nel pomeriggio :)

Avete cenato ,siete sazi e non vi resta che passeggiare e godervi un assaggio di paese, magari sbirciando in un giardino abbandonato ed abitato da conigli oppure inseguendo un riccio ciccione tra le altalene di un angolo giochi.

Se siete poi molto fortunati, perché già siete fortunati di base se state facendo questo viaggio, state andando a dormire in un b/b immerso nel verde. La vostra camera guarda la baia e dista due secondi dalla rimessa delle bici che il padrone vi ha gratuitamente offerto per il soggiorno, cosa volere di più?

Avete quasi sonno ora, quel sonno beato e pacifico del silenzio notturno in cui non riuscite a contare le stelle perché sono troppe, molte più di quelle che ricordavate nel cielo di casa vostra, pieno di luce dei lampioni.
Ci provate però, siete con il naso in sù prima ed in avanti poi. In un attimo non vedete più il confine fra la terra ed il cielo perché tutto si è fatto blu. Intenso, quasi nero.
Fra gli alberi si muovono conigli e volpi e dietro di voi vedete le luci di una famiglia in bici che rientra al proprio camper.
Li guardate e sognate prima ancora di dormire.
Vorreste essere bambini, quei bambini che viaggiano con la famiglia ed ai quali è stata insegnata l'educazione ed il rispetto per ciò che è di tutti.
E' un ricordo malinconico e piacevole al tempo stesso e nel cuore pensate ai vostri genitori, fratelli o sorelle a casa.
Pensate a quanto vorreste poter condividere con loro quel momento perché sapete che lo amerebbero al vostro pari.

Poi la famiglia in bici si avvicina e la notate meglio.
Mamma, papà, figli grandi, alcuni anche con giovanissime compagne con il pancione. Altri piccoli, nei marsupi a spalle o sulle loro biciclette che devono pedalare come matti per fare un metro.

Sono belli e vi fanno sorridere .
Uno a piedi ,che vi arriva alle ginocchia e che si guarda i passi, quasi vi sbatte contro .
Si pianta sul posto e solleva il naso ,guardandovi da sotto gli occhiali tondi da Harry Potter.
E' un maschietto gentilissimo di quasi 5 anni che ,senza esitazione, vi saluta con uno schietto "bonsoir madame !"
Voi sorridete e ne fissate la buffezza in mente perché un giorno saprete che lo disegnerete in qualche vostra illustrazione. Lui ed il suo caratterino vispo ed allegro :)

In Bretagna è molto viva la tradizione del viaggio in famiglia, anche allargata.
Non c'è vergogna nel viaggiare con i genitori anche se si hanno 25 anni o più.
Molte volte vedete 3 o 4 fratelli/sorelle che sbirciano cartine con i genitori e che paiono usciti dal migliore dei Decathlon ,tutti attrezzati per la bici o per il mare o per qualsiasi altra attività all'aperto.

Mentre riflettete sorridendo vi avviate alla vostra stanza al pian terreno.
Passate dal prato, socchiudete le imposte in legno e vi pigiamate ,sorseggiando una tisana.
E' Agosto, la giornata è stata ottimamente calda, a tratti anche un filo afosa, ma ora è buio, ci sono i grilli e si sente il fresco della notte.
Così vi addormentate sereni, pronti a ricominciare al mattino, pronti ad un altro carico di bagagli in auto e con un occhio alla cartina.

Dove andrete domani lo avete deciso voi, nel vostro itinerario di più di 4000 km in giro per una regione che offre veramente tanto a tutti.
Dalle balades a piedi alle corse in bici, dai giri in kayak alle sieste al fresco, dal mare che diventa montagna e dal cielo che sposa la terra a perdita d'occhio e dal tempo ,che si fa sole e pioggia più volte nella giornata.
Nelle orecchie avete solo suoni d'acqua o di gabbiani.
Il brusio della spiaggia è talmente lieve che non vi accorgete della gente.
La vastità degli spazi richiama i territori americani e lo sguardo può girare a 360 gradi senza perdere di vista il cielo.
Ci sono campi di girasoli e di grano, ampi prati e boschi.
Mucche, pecore, cavalli, volpi, conigli, aquilotti ,gabbiani, gatti ,cani e pochissime persone :)
Le boulangeries sono stracolme di pane e dolci ad ogni ora.
La gente è molto più educata che da noi ed è apprezzata la cortesia del tentativo di parlare una lingua che non conoscete molto bene ma di cui vi sforzate d'emulare persino il suono.
L'ordine ,la pulizia ed il decoro dei luoghi ,pubblici e privati, sono innegabili e si percepisce nella gente la fierezza del fare ogni singolo mestiere, anche il più normale.

Certamente può capitare la persona maleducata o l' atteggiamento scorretto anche lì, non lo nego.
Però è differente. E' differente l'educazione civica generale e l'atteggiamento mentale.

Ovviamente, per vivere pienamente tutto ciò, dovete abbandonare i luoghi turistici per eccellenza e recarvi nei paesi dove il tempo scorre ancora a misura d'uomo.
Lì c'è il cuore della Bretagna ,ed anche il mio .















Ecco, io ora non so se ho risposto alla domanda " ancora Bretagna ? di nuovo Bretagna ? " ma spero di avervi trasmesso almeno un po' di quel che provo quando sono lì.

Ora penso sarà più facile raccontare nel prossimo post il diario di viaggio con foto e commenti.
Se ancora non siete stufi vi aspetto lì,

a presto, giusto il tempo di salvare le foto ;)

Simona

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